Questa è la settimana internazionale del babywearing, ossia del "portare i bimbi".
Colgo l'occasione per raccontarvi la nostra esperienza, sperando che qualche altra mamma diventi portatrice anche solo leggendo queste quattro righe!
Quando aspettavo Anna leggevo qua e là, e davo per scontato che ,una volta nata, sarebbero state indispensabili tutta una serie di diavolerie che il mercato propone ai neonati e alle neomamme, nell'ottica di "parcheggiare" il pupo urlante.
A partire dal passeggino. E' la norma, tutti ce l'hanno. E poi sdraietta, altalena.
Naturalmente Anna voleva una sola cosa: stare in braccio, stare con la sua mamma. Sempre, ad ogni ora, roba da portarsela dietro pure per fare pipì !
"ecco, ha già preso il vizio delle braccia, adesso non glielo levi più", quante volte l'ho sentito!
Quando Anna ha 8 mesi, durante le mie navigazioni in rete, scopro la filosofia del portare e i suoi supporti:fasce e mei tai.
Niente di nuovo, nessuna invenzione ultramoderna. Solo l'antica maniera di portare i propri figli addosso.
Portare il proprio figlio addosso non significa viziarlo, ma rispondere ai suoi bisogni primari. Dopo nove mesi in utero, al sicuro nel liquido amniotico, rassicurato dalla voce della sua mamma, coccolato e contenuto nel pancione, nasce.Voi preferireste stare in una carrozzina da soli o riposare vicini vicini alla vostra mamma?
Portare i bimbi soddisfa i loro bisogni , favorisce l'attaccamento (bonding) tra madre e figlio e permette alla mamma di avere le mani libere ( e in caso di un secondo figlio è davvero indispensabile!). I bambini portati sono rassicurati dal contatto con la propria mamma (e il proprio papà),ed è statisticamente provato che piangano molto meno rispetto ai bimbi trasportati.
Da mamma inesperta ,prima che Anna nascesse, comprai un bellissimo (e costosissimo ) marsupio. Dopo si e no 10 utilizzi è finito nell'armadio. Usarlo oltre i 5 chili diventa impensabile, il peso del bimbo viene scaricato tutto sulle nostre spalle e il neonato scarica tutto il peso sui genitali (povera Anna, ancora la ricordo appesa come un salame!).
Le fasce (lunga, corta o ad anelli) o i mei tai scaricano il peso sulle anche e consentono al neonato di assumere una postura fisiologica : il supporto segue la naturale curvatura della schiena, e le gambine stanno divaricate.
Portare non è solo un mezzo, è una filosofia che risponde al bisogno di contatto dei nostri figli.
Davanti, sul fianco, sulla schiena... tante prospettive sul mondo ma sempre insieme!